IL NOSTRO PROSCIUTTO SAN PIETRO

La parola “prosciutto,” derivata dal latino “perexsuctum”, che significa “asciugato”, incarna la sua essenza. Con un ritmo senza fretta, l’arte della stagionatura si svela, mantenendo intatti rispetto e dedizione: è in questo momento che la coscia diventa prosciutto.

Nessun trattamento di conservazione, niente additivi e conservanti.

La vera magia del prosciutto risiede nei suoi passaggi: la salatura iniziale ed una lenta stagionatura.
L’ingrediente chiave? Il tempo.

Territorio unico e indispensabile

Il prosciutto San Pietro può nascere solo nel suo territorio di origine, perchè solo qui ci sono le condizioni climatiche ideali: un’aria speciale, unica, preziosa scende secca e profumata dall’Appennino,
si adagia lungo le valli e crea un clima perfetto,
ideale per l’asciugatura e la stagionatura dei prosciutti.

Coltivare l’antica arte di una tradizione significa immergersi quotidianamente in un lavoro che affonda le sue radici nella storia, preservando nel tempo le caratteristiche e le tecniche tramandate. Questi mestieri sono custodi di pratiche artigianali ereditate attraverso le generazioni, riflettendo così una ricca eredità culturale.

Questi mestieri incarnano un profondo legame con la nostra cultura locale, contribuendo alla preservazione della diversità e dell’identità delle comunità. Siamo consapevoli di questa responsabilità e lavoriamo quotidianamente per tutelare questa preziosa eredità.

IL MESTIERE ED I SUOI GESTI

LA SALATURA
LA SUGNATURA
LA LUNGA STAGIONATURA
LA SELEZIONE E L’ARTE DELLA PUNTATURA
LA MARCHIATURA
L’ARTE DEL TAGLIO E DELLA PRESENTAZIONE

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